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B&B in condominio: quando il regolamento lo vieta e cosa fare 

La Cassazione conferma il divieto: i regolamenti condominiali possono impedire l'attività di affittacamere. 

Si può aprire un B&B in un condominio? Il regolamento può davvero vietarlo? E quali sono le conseguenze per chi decide di avviare un’attività ricettiva senza rispettare le norme condominiali? 

B&B in condominio: quando il regolamento lo vieta, occorre prestare attenzione per evitare problemi legali. La Cassazione con l’ordinanza n. 2770 del 4 febbraio 2025 ha recentemente confermato che le limitazioni imposte dal regolamento condominiale sono valide e opponibili anche agli inquilini. Questo significa che chi vuole trasformare un appartamento in una struttura ricettiva deve prima verificare attentamente le disposizioni condominiali, pena il rischio di dover interrompere l’attività. 

È possibile aprire un B&B in condominio se il regolamento lo vieta? 

No, non è possibile avviare un B&B in condominio sei il regolamento lo vieta. La Cassazione ha confermato che un regolamento condominiale di natura contrattuale può imporre limitazioni all'uso delle unità immobiliari, inclusa la proibizione di destinarle a strutture ricettive come i B&B. Nella vicenda esaminata, il regolamento vietava la destinazione degli appartamenti a "casa di alloggio", termine che la Corte ha ritenuto applicabile anche ai B&B.  

Il divieto nel regolamento condominiale è opponibile anche al conduttore? 

Sì, il divieto in questione può opporsi anche al conduttore. La Corte ha stabilito che il conduttore non può trovarsi in una posizione più favorevole rispetto al proprietario dell'immobile. Pertanto, è tenuto a rispettare le limitazioni previste dal regolamento condominiale, anche se non direttamente coinvolto nella sua stesura.  

Cosa si intende per "casa di alloggio" nel regolamento condominiale? 

Il termine "casa di alloggio" è stato interpretato dalla Cassazione come riferito a strutture che forniscono alloggio temporaneo a terzi, includendo quindi attività come affittacamere, alberghi e B&B. Questa interpretazione amplia la portata dei divieti presenti nei regolamenti condominiali, rendendoli applicabili alle moderne forme di ospitalità extra-alberghiera.  

Quali sono le implicazioni per i proprietari e gli inquilini? 

I proprietari devono assicurarsi che le attività svolte nelle loro unità immobiliari siano conformi al regolamento condominiale. In caso contrario, possono essere chiamati in causa dal condominio per cessare l'attività vietata. Gli inquilini, dal canto loro, sono obbligati a rispettare le stesse limitazioni, non potendo invocare una posizione privilegiata rispetto ai proprietari.  

Come possono i condomini tutelarsi da attività non conformi? 

I condòmini possono agire legalmente per far rispettare le clausole del regolamento. L'amministratore ha il diritto di intraprendere azioni legali contro chi viola tali disposizioni, sia che si tratti del proprietario sia dell'inquilino. Questo garantisce il rispetto delle norme stabilite e tutela la destinazione d'uso dell'edificio.  

La sentenza della Cassazione rappresenta un importante precedente per la gestione delle attività ricettive in ambito condominiale. Sottolinea la necessità di una chiara regolamentazione e del rispetto delle clausole contrattuali per garantire una convivenza armoniosa tra i condòmini. 

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