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Discoteca e condominio: quando si verifica disturbo della quieta pubblica?

La convivenza tra condomini e locali notturni non è mai semplice. Il rumore prodotto da discoteche e locali può sfociare in un disturbo della quiete pubblica, creando tensioni tra residenti e gestori dei locali. Ma esattamente: quando si verifica disturbo della quiete pubblica?

La recente sentenza della Cassazione (8076/2025) ribadisce che il reato di disturbo alla quiete pubblica si configura non solo quando il rumore interessa un'area vasta, ma anche se provoca un'attitudine offensiva diffusa.

Discoteche rumorose: quando scatta il sequestro

Spesso i condòmini si rivolgono al tribunale per ottenere il sequestro di locali notturni particolarmente rumorosi. Tuttavia, non sempre le richieste vengono accolte. Nel caso in esame, il Tribunale del riesame aveva inizialmente respinto il ricorso del pubblico ministero, negando il sequestro preventivo di una discoteca e delle sue apparecchiature musicali. Il motivo? Il numero di soggetti disturbati era considerato limitato e l'area coinvolta non sufficientemente estesa.

Cassazione: anche pochi disturbati bastano per configurare il reato di disturbo della quiete pubblica

La Corte di Cassazione ha ribaltato la decisione, annullando l'ordinanza e rimandando il caso al Tribunale del riesame. Secondo la Cassazione, per la configurazione del reato di disturbo della quiete pubblica (art. 659 Codice Penale) non è necessario che il rumore si diffonda su grandi aree o colpisca un numero elevato di persone. Basta che le emissioni sonore siano idonee a disturbare un gruppo indeterminato di persone, anche se in un'area circoscritta, come un condominio.

La sentenza chiarisce inoltre un principio fondamentale: non è necessario basarsi solo su rilievi tecnici per dimostrare l'inquinamento acustico. Il giudice può valutare elementi fattuali, come le testimonianze dei residenti e la continuità del disturbo. Questo significa che anche in aree non densamente abitate, il superamento dei limiti sonori può configurare un illecito penale.

Il disturbo delle quiete dipende dalla capacità del rumore   

Questa sentenza rappresenta un importante punto di riferimento per chi subisce il disturbo da rumore. La Cassazione ha chiarito che il reato di disturbo della quiete pubblica non dipende solo dall'estensione dell'area interessata o dal numero di persone coinvolte, ma dalla capacità del rumore di arrecare disturbo a una comunità, anche se ristretta. Un principio che potrebbe rendere più efficace la tutela dei cittadini contro il rumore molesto di locali notturni e discoteche.

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